Giorgio Salvitti, senatore di Fratelli d’Italia e volto noto della politica laziale, interviene con parole forti sulla questione del Superbonus, criticando aspramente la misura adottata negli anni passati. Il parlamentare di Colleferro, volto noto ai Castelli Romani, anche e soprattutto per l’ottimo rapporto con l’assessore regionale Giancarlo Righini e l’intero gruppo dirigente di Fratelli d’Italia, ha sottolineato i pesanti costi che questa iniziativa ha comportato per le casse dello Stato.
“Si parla di oltre 120 miliardi di euro spesi per ristrutturare appena il 4% degli immobili italiani”, ha dichiarato Salvitti. “Poco meno di 500 mila abitazioni riqualificate, a fronte di un parco immobiliare di oltre 12 milioni. Un risultato che si traduce con una spesa pari a oltre sei punti percentuali del Pil. Se ancora qualcuno ha l’ardire di esaltare questa misura, dovrebbe leggere attentamente i dati della Cgia”.
Le parole del senatore mettono in evidenza come il Superbonus, inizialmente accolto come una possibilità di rilancio economico e ambientale, sia finito per essere, a suo avviso, un vantaggio per pochi, gravando pesantemente sui conti pubblici. Salvitti ha elogiato il governo Meloni per essere intervenuto tempestivamente, mettendo fine a quella che definisce “la stagione dei soldi buttati dalla finestra”.
Ha riservato critiche anche a coloro che continuano a difendere il Superbonus, includendo esponenti della sinistra e del Movimento 5 Stelle, accusandoli di supportare una misura che ha favorito i proprietari più facoltosi, senza offrire un reale aiuto alle famiglie meno abbienti. “Siamo al paradosso”, ha proseguito, “di una sinistra che si ostina a difendere una misura iniqua, e di un Movimento 5 Stelle che si autoesaltava per aver ‘abolito la povertà’, mentre i conti pubblici rischiavano di collassare”.
In chiusura, Salvitti ha lanciato un chiaro messaggio: “Gli autori di questo scempio dovrebbero solo chiedere scusa”.
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