Avrebbe spiato non solo i conti
correnti di politici, ministri, magistrati sportivi e personaggi
famosi, ma anche i movimenti delle carte di credito, Vincenzo
Coviello, il 52enne di Bitonto, ex dipendente di Intesa
Sanpaolo, indagato dalla Procura di Bari per accesso abusivo ai
sistemi informatici e tentato procacciamento di notizie
concernenti la sicurezza dello Stato.
Secondo quanto riportato da alcuni quotidiani, oltre che tra
gli estratti conto bancari e quelli delle carte di credito,
Coviello sarebbe riuscito anche a curiosare sui conti di altre
banche. Nel mirino del bancario, oltre alla premier Meloni e sua
sorella Arianna, a numerosi altri politici di maggioranza e
opposizione, ex premier come Draghi, D’Alema e Renzi, sarebbe
finito anche il ministro della Difesa Guido Crosetto, già
vittima delle attenzioni dei dossieraggi al centro
dell’inchiesta di Perugia sul finanziere, Pasquale Striano.
Per più di due anni, tra il febbraio 2022 e l’aprile 2024,
dalla filiale di Bisceglie Coviello avrebbe compiuto 6.637
accessi abusivi visionando nelle sue ore lavorative i movimenti
bancari di 3.572 clienti di 679 filiali dell’istituto, sia
persone famose che correntisti comuni. L’inchiesta è partita
dalla denuncia di un correntista di Bitonto (compaesano di
Coviello), medico e professore universitario, Antonio Moschetta
cui la banca aveva segnalato una serie di accessi abusivi al
conto.
Oltre alla moglie di Crosetto, Graziana Saponaro, e a
personaggi del mondo dello spettacolo e dello sport come Paolo
Bonolis e Francesco Totti, sarebbero stati spiati conti e carte
di politici come Raffaele Fitto, Nichi Vendola, Luca Zaia,
Michele Emiliano e Antonio Decaro, l’ex ministro grillino Luigi
Di Maio e la deputata di Forza Italia Marta Fascina, ultima
compagna di Silvio Berlusconi, i figli Marina e Piersilvio, ma
anche Al Bano, Zucchero e Paola Egonu.
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