Codevigo, l’isola Millecampi affidata a una coppia. L’ente pubblico ha speso 7 milioni per il restauro del casone e opere idrauliche. I nuovi gestori: «È un laboratorio: svilupperemo l’acquacoltura e il turismo sostenibile»
Sospesa tra cielo e laguna, emerge un’isola, raggiungibile solo via mare, unico affaccio della provincia di Padova sulla laguna di Venezia. Un luogo incantato, dove il silenzio avvolge il visitatore e lo sguardo si perde in una spettacolare vista a 360 gradi: dai Colli Euganei alle Dolomiti, passando per Venezia e Chioggia. Una fuga dalla frenesia, immersi in un panorama che sembra sospeso nel tempo. Ci troviamo nell’Isola Millecampi a Codevigo, in un antico casone ristrutturato e recentemente affidato a un nuovo gestore dalla provincia di Padova che ne è proprietaria.
Un sogno che si avvera
«Il mare è la mia vita, da sempre. Ho respirato l’odore del sale fin da bambino», racconta Devi Chinazzi, il nuovo responsabile dell’azienda agricola di acquacoltura. «Trasformare la mia passione in lavoro è stato un sogno che si realizza. Con questo progetto vogliamo non solo salvaguardare la laguna, ma anche farla rinascere, restituendole la sua biodiversità». Il progetto mira a valorizzare le ricchezze del territorio, gestendo in modo sostenibile le risorse ittiche e proponendo un turismo rispettoso dell’ambiente. L’obiettivo è creare un’offerta turistica che sia in armonia con il territorio, valorizzandone la bellezza e la fragilità. Devi insieme alla compagnia Natasha Navona, con coraggio e determinazione, ha scelto di vivere immersi in questo ecosistema unico, coinvolgendo anche i loro figli in questa avventura.
Scelta di coppia
«Questo luogo va vissuto e capito, per questo ho deciso di trasferirmi qui – continua l’imprenditore che unisce passione e sostenibilità – L’isola è un laboratorio a cielo aperto. Stiamo sperimentando un modello di vita sostenibile e autosufficiente, sfruttando al massimo le risorse naturali. L’energia solare, eolica e idrica ci permettono di vivere in modo sostenibile, dimostrando che è possibile coniugare ecologia e qualità della vita. È una scelta che ho fatto insieme alla mia compagna senza la quale non sarei riuscito a concretizzare». Isola Millecampi vuole essere quindi un luogo di attività e di accoglienza anche per le nuove generazioni di pescatori per ridare vita a una comunità dove poter imparare a gestire le risorse della laguna. Ittiturismo, fattoria didattica e piccola ristorazione della tradizione, le iniziative in programma.
La ristrutturazione e la Provincia
Turismo naturalistico e sportivo, oltre a pescaturismo e ittiturismo tutto in un’ottica di preservare il territorio. Non un turismo di massa, ma un luogo esclusivo. Sarà presente uno spazio museale dedicato alla storia della Valle e alle antiche attività vallicole aperta anche per laboratori didattici. Fra le particolarità dell’area, la caratteristica delle sue acque, una combinazione di acqua dolce e salata che costituiscono l’ambiente ideale per gli organismi che vivono nell’uno e nell’altro ambiente. Dopo dieci anni, il Casone, di proprietà della Provincia torna a risplendere e lo fa con una grande inaugurazione molto partecipata. «Siamo arrivati tardi, ma finalmente riusciamo a dare nuova vita all’Isola — commenta il presidente della Provincia, Sergio Giordani —. La ristrutturazione è durata molto tempo: sono stati necessari interventi radicali di ricostruzione del casone e di ripristino in sicurezza dell’isola con l’innalzamento della motta». Il progetto ha richiesto ingenti risorse, circa 7 milioni di euro, grazie alla partecipazione di Regione del Veneto, Provincia di Padova e Fondazione Cariparo. Presente anche il vicesindaco di Codevigo. «Per il prossimo futuro sarà fondamentale lo scavo dei canali — aggiunge Debora Friso — che permetterà la comunicazione dei siti partendo proprio dai casoni Della Fogolana e dal Casone delle Sacche per raggiungere il Millecampi e la spiaggia della Boschettona».
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