La medicina migliore dopo una sconfitta è fare risultato. Se poi ti trovi davanti uno scontro diretto d’alta classifica, uscirne indenne avrebbe valore doppio. L’Arezzo va a Sassari a giocarsi una partita insidiosa, scorbutica, contro un avversario che Troise ha definito “verticale”. In quell’aggettivo c’è tutta l’essenza di una squadra che ha valori tecnici e agonistici di primo livello, tant’è che l’anno scorso arrivò seconda dietro al Cesena e quest’anno punta alla promozione.
La Torres ha qualche giocatore fuori (Zecca, Brentan) e qualcuno che non è al top (Idda, Giorico, Antonelli, Varela), però vanta un’ossatura collaudata e una qualità media equamente distribuita fra i reparti. Il portiere Zaccagni, il difensore Dametto, il centrocampista Mastinu e gli attaccanti Scotto e Fischnaller sono elementi di grande caratura per la categoria e le 4 vittorie conquistate fino a oggi non sono frutto del caso. Soprattutto Fischnaller andrà controllato a vista, visto che quando incrocia l’Arezzo fa sempre danni (6 gol agli amaranto in carriera).
Se Greco ha qualche dubbio di formazione, Troise dovrà nuovamente fare a meno di Damiani, Masetti e Montini. Per fortuna è…
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