L’italo-americano fa un’offerta per entrare nel capitale della società brianzola con un’iniziale quota di minoranza
Svolta nella vicenda legata alla vendita del Monza. In pole position per l’acquisto c’è un nome di spicco: si tratta di Mario Joseph Gabelli. Nato nel Bronx, a New York, il 19 giugno 1942, sta intrattenendo continui colloqui con Fininvest per rilevare inizialmente una quota di minoranza del Monza. Un primo passo, per entrare nella società brianzola, e che potrebbe portare all’acquisizione di una fetta più corposa nel futuro prossimo.
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il protagonista
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Il protagonista Gabelli ha sangue italiano: i suoi genitori sono infatti originari di Solignano, in provincia di Parma, un piccolo comune di meno di 2 mila abitanti nel primo Appennino. Gabelli è da 48 anni alla guida di Gamco Investors, società da lui fondata a New York e che oggi gestisce 31 miliardi di dollari. La sua capacità di far fruttare i soldi dei clienti lo ha reso ricco tanto che, secondo le stime di Forbes, il suo patrimonio personale sfiora i due miliardi. Negli Stati Uniti viene ritenuto uno degli economisti più influenti dell’intero Paese. Negli ultimi mesi si è interessato al Monza per diversificare gli investimenti. Forse anche incuriosito dai diversi colleghi americani che hanno seguito questa strada (da Commisso a Firenze passando per i Friedkin alla Roma tanto per citarne un paio), Gabelli ha iniziato a intrecciare colloqui con Fininvest. Da dove ieri sono arrivate queste dichiarazioni: “Non commentiamo i singoli nomi. Ci sono conversazioni in corso con vari partner potenziali, in nessun caso però si tratta di trattative in fase avanzata”, ha precisato un portavoce di Fininvest, chiarendo che l’intenzione della cassaforte dei Berlusconi “resta quella di individuare partner insieme ai quali portare avanti lo sviluppo della società”. In effetti la famiglia non aveva mostrato segni di abbandono nemmeno quando nella primavera scorsa sembrava ormai fatto il closing con il fondo italiano di Orienta Partners. Una trattativa che avrebbe portato a un cambio radicale, con la famiglia Berlusconi che avrebbe lasciato la maggioranza a Orienta.
La situazione
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In questo caso la situazione sarebbe diversa. Al netto di una trattativa ancora in corso e che non è detto si concluda positivamente, Gabelli entrerebbe inizialmente con una quota di minoranza per poi salire con il passare del tempo. Se vogliamo idealmente far capire a che punto è la trattativa, potremmo dire che è a metà strada. Gabelli ha avuto modo di iniziare ad approcciare il mondo Monza e ad apprezzare quanto di buono sia stato fatto dal 2018 in poi, ovvero da quando Silvio Berlusconi lo rilevò. Nel giro di meno di quattro anni l’ha portato dalla C alla A per la prima volta nella sua storia e nel contempo ha portato avanti lavori di ammodernamento e ristrutturazione allo U-Power Stadium e al centro sportivo “Luigi e Silvio Berlusconi-Monzello” grazie all’opera quotidiana dell’a.d. Adriano Galliani. Un lavoro sontuoso che anche oltre Oceano ha colpito uno dei più famosi economisti statunitensi. Che ora potrebbe entrare nella storia del Monza. Nonostante l’ultimo posto in classifica la società mantiene un appeal indissolubile. Nel giro di poche settimane potremmo sapere se il Monza avrà un investitore a stelle e strisce (ma con sangue italiano) nella sua anima.
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